Risk Management: cos’è, le sue fasi e perché è importante
Saper gestire in maniera completa e integrata i rischi aziendali si rivela molto importante per tenere sempre sotto controllo l’intera organizzazione, nonché per assumere le migliori scelte dal punto di vista non solo tecnico, ma anche organizzativo.
A questo proposito viene in aiuto la disciplina del Risk Management, diventata oramai cruciale per qualsiasi impresa.
Vediamo quindi:
- in cosa consiste
- quali sono le fasi
- come avviene concretamente la gestione dei singoli rischi.
Cosa si intende per Risk Management
Per comprendere a fondo il concetto del Risk Management, che letteralmente significa per l’appunto gestione del rischio, bisogna fare delle importanti riflessioni preliminari. Al giorno d’oggi ogni tipo di organizzazione viene inevitabilmente esposta a continui rischi che necessitano di essere identificati e previsti per evitare il fallimento, ovvero tutta una serie di conseguenze spiacevoli.
Più nel dettaglio, i rischi possono compromettere non solo il business, ma mettere a repentaglio l’intera filiera e più in generale il complesso organizzativo delle imprese che operano in qualsiasi settore merceologico. La gestione dei rischi, tuttavia, assume una grande importanza anche dal punto di vista ambientale, oltre che per quanto riguarda gli attacchi informatici e le azioni messe a punto dai cybercriminali.
Alla luce di queste riflessioni è possibile definire il Risk Management come l’insieme di tutte quelle condotte volte a contenere i livelli di rischi che colpiscono ad ampio raggio le imprese.
Bisogna comunque precisare che il rischio non ha solo un’accezione negativa, visto che esiste anche l’upside risk, ovvero quello che potenzialmente genera valore per l’impresa. Questo spiega come mai in alcuni casi diventa proficuo investire nell’innovazione e nel cambiamento al fine di generare sviluppo.
Le fasi del Risk Management
Il Risk Management permette quindi di massimizzare i risultati ma segue delle rigorose fasi in modo da proteggere e garantire valore alle aziende.
La metodologia codificata prevede come primo step l’analisi dettagliata delle risorse finanziarie di cui dispone l’azienda, per poi passare all’individuazione dei possibili rischi che interessano i diversi settori produttivi e le singole attività.
I rischi, a loro volta, verranno misurati considerando il livello di gravità e la frequenza, così da ridurli e svolgere un’efficace azione preventiva. A questo punto l’azienda, quando fattibile, potrà assumere in proprio i rischi, almeno quelli sostenibili, oppure trasferirli a terzi, cioè alle società assicurative.
Occorre comunque precisare che un programma completo di Risk Management prevede inoltre il continuo monitoraggio delle azioni di prevenzione e contenimento adottate, nonché l’evoluzione dei singoli rischi.
Solo in questa maniera si possono ottenere risultati appaganti nel breve e nel lungo periodo, ovvero creare valore e contribuire al miglioramento delle performance aziendali.
Modalità di gestione dei rischi aziendali
Alla base di una buona governance c’è sempre un programma di Risk Management studiato su misura e che segue precisi passaggi. Diversamente sarà abbastanza complicato identificare le ragioni che possano intaccare il buon andamento organizzativo ed economico dell’azienda.
Incertezze sul piano finanziario, questioni legali, errori strettamente gestionali, rischio terrorismo, incidenti e minacce alla sicurezza informatica sono soltanto alcune delle comuni criticità che possono essere previste e limitate, cui si aggiunge la necessità di gestire i rischi di frode. Ecco, quindi, che l’azienda potrà avvalersi del supporto di un esperto, ovvero del risk manager, cioè di un dirigente incaricato di scovare e mitigare ogni genere di minaccia al capitale e all’utile dell’impresa.
Le modalità di gestione dei rischi implicano quindi lo sviluppo di una mappatura degli stessi, così da studiare piani di azioni strategici in grado da contenere le vulnerabilità. Sarà poi indispensabile eseguire valutazioni specifiche in merito, ad esempio, ai possibili errori dei dipendenti oppure relativi ai guasti che colpiscono i sistemi.
Così facendo si potrà stabilire non solo la quantità di rischio che l’azienda è concretamente in grado di assumersi, ma anche il budget da destinare ai progetti di mitigazione dei pericoli.
La comunicazione che il risk manager intrattiene con tutte le parti interessate dell’azienda, com’è facile immaginare, assume un ruolo determinante per poter compiere valutazioni accurate e trasparenti.
I benefici di un buon Risk Management supportano qualsiasi azienda nel fronteggiare varie problematiche che ostacolano la competitività sul mercato, ma non solo. Sarà anche possibile evitare rischi di natura finanziaria, operativa e quelli puri, cioè provocati da danni materiali che portano a conseguenze economiche più o meno importanti.
Naturalmente, al fine di ottenere migliori risultati, non si potrà fare a meno di far sempre riferimento a parametri di controllo attendibili. Tutti i dati raccolti ogni giorno verranno poi comparati con costanza, per capire, ad esempio, come varia il numero degli incidenti e le tempistiche entro le quali vengono risolti.
Per occuparsi del Risk Management di un’azienda in modo efficace è indispensabile acquisire le giuste competenze. Scopri la nostra offerta formativa!