Skip to main content

Leadership e Followership: significato e differenze

Categoria: Gestione Aziendale
leadership e followership

C'è molta confusione fra leadership e followership, visto che i due concetti, sebbene differenti, sono comunque strettamente legati fra loro. Vediamo, qui di seguito, di fare maggiore chiarezza.

Cos'è la Leadership

Il termine leadership si riferisce alla capacità di un soggetto di guidare con autorevolezza un gruppo, a tal punto da guadagnarsi piena fiducia e da raggiungere gli obiettivi prefissati. La parola, infatti, deriva dal verbo inglese “to lead” che, per l'appunto, significa dirigere.

Il vero leader è quindi colui che è in grado di coinvolgere, stimolare e prendere il comando, promuovendo al contempo la crescita costante dei suoi collaboratori e del team. Siamo quindi di fronte a una persona con una grande carisma che spinge i seguaci a credere in un determinato progetto e a fare il massimo per attuarlo.

Tante volte la passione e la credibilità rappresentano le basi per stringere rapporti proficui con i follower validi, i quali possono essere anche imprenditori o finanziatori, così da stimolarli a intraprendere la strada del successo.

Cos'è la Followership

La followership è la capacità di supportare un leader, ovvero di partecipare in modo attivo al raggiungimento di determinate finalità, nonché di adattarsi prontamente ai cambiamenti necessari all'interno del gruppo. Il termine deriva dal verbo “to follow”, ovvero seguire e si riferisce a soggetti.

Questa importante soft skill prevede quindi il saper supportare gli altri membri del team, come ad esempio i colleghi o i tutor, in maniera da essere protagonisti nella definizione dell'obiettivo comune.

Una buona followership è caratterizzata dalla presenza costante alla vita aziendale, presuppone il saper lavorare in modo indipendente, con responsabilità e mettendo in pratica le competenze acquisite per portare a termine il lavoro al meglio.

Differenze tra leadership e followership

Comprendere a fondo la distinzione fra leadership e followership non è così semplice, dal momento che si tratta di due facce della stessa medaglia.

Più nel dettaglio, un leader possiede la leadership, cioè l'attitudine che comporta decisioni anche impopolari o criticate. Per implementare la leadership si può avere un comportamento dittatoriale, democratico o delegante. In quest'ultimo caso, il leader, pur mantenendo il pieno controllo, lascia operare i collaboratori dopo un periodo di addestramento.

La followership, invece, prevede tutta una serie di azioni mirate, come ad esempio sostenere il capo, investire nell'apprendimento continuo, acquisire competenze tecniche, promuovere rapporti di lavoro collaborativi e rispettosi, sentirsi parte di una stessa squadra, aiutare gli altri colleghi anche se non c'è un vantaggio personale, essere responsabili nelle situazioni più critiche, proporre idee costruttive, ecc.

L'impegno può essere dimostrato non solo verso l'azienda, ma anche in favore di un progetto o di una scuola che offre la possibilità di formazione.

Relazione tra leadership e followership

In genere si conferma alla leadership un'accezione positiva, perché questo termine rimanda all'autorevolezza e alla capacità di agire per il perseguimento di obiettivi. Quando, invece, si pensa ai follower si mette in luce una condizione di passività, inferiorità e sudditanza nei confronti del capo.

In realtà, come del resto evidenziato dal professore statunitense Robert Kelly, ogni buon leader è anche un valido follower, anzi il funzionamento di ogni organizzazione dipende solo per una piccola parte dal contributo del manager, perché il ruolo dei collaboratori è fondamentale.

Per esercitare la leadership in maniera proficua e ottenere i risultati sperati bisogna essere stati dei follower attivi, dotati di pensiero critico, coraggiosi, affidabili, capaci di rispettare gli impegni assunti, nonché di cooperare con gli altri componenti dello staff e di esprimere il proprio pensiero senza condizionamenti esterni.

Il follower, infatti, può assumere tante sfaccettature e non è solo un seguace acritico, passivo, obbediente e incapace di porre in essere azioni concrete o semplicemente costretto a seguire un piano d'azione imposto.

Followership e leadership vanno di pari passo

Leadership e followership camminano di pari passo e non sono due nozioni opposte. Occorre infatti tener presente che i seguaci rivestono un ruolo determinante per far in modo che l'organizzazione possa crescere e affermarsi sempre di più nel corso del tempo.

Di contro, tuttavia, il leader sarà chiamato a impartire le giuste direttive, nonché a esercitare influenza e motivazione. Indipendentemente dalla posizione che viene assunta, il ruolo di leader è tanto importante come quello del follower, e viceversa.

Esiste pertanto una stretta relazione fra capi e seguaci, in quanto i primi necessitano degli altri per tutelare gli interessi della squadra, ma bisogna prestare attenzione al modo in cui vengono sviluppati i rapporti che riguardano tutte le parti coinvolte.

Un'efficace followership, fatta di soggetti che non sono solo meri esecutori di ordini, si ripercuote inevitabilmente sulla leadership di successo.

Ci si aspetta, infatti, che un capo sia coerente, onesto e trasparente, peculiarità che non devono mancare ai migliori seguaci.