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Upskilling e Reskilling: cosa significa, differenze e benefici

Categoria: Analisi Emotivo Comportamentale
Upskilling e Reskilling: cosa significa, differenze e benefici

La società moderna, con la velocità e la competitività con la quale ci mette in relazione con gli altri e con l’evoluzione rapidissima della tecnologia, pone, ogni giorno, l’individuo, nello specifico il lavoratore, nella condizione di essere sempre aggiornato.

L’acquisizione di nuove competenze e conoscenze e la possibilità di tradurre queste in skills da spendere nel mercato del lavoro è diventata un’esigenza fondamentale, non più trascurabile.

Tutto questo si definisce, sul piano pratico, con due parole, Upskilling e Reskilling, che, sebbene facciano riferimento a tutto quanto riguarda il processo di apprendimento, all’acquisizione di competenze professionali e conoscenze, danno vita a processi differenti le cui peculiarità saranno specificate più avanti nel corso di questo articolo.

In altre parole, un buon lavoratore deve sapere, saper essere e saper fare per poter essere sempre efficace ed efficiente di fronte alle proprie mansioni e responsabilità.

Cosa significa Upskilling

Letteralmente traducibile con il termine italiano riqualificazione, l’Upskilling ha a che fare con l’aggiornamento delle competenze di cui un lavoratore è già in possesso; il soggetto, cioè, si aggiorna per acquisire quelle conoscenze che gli consentono di svolgere il proprio lavoro in maniera più adatta all’evoluzione dei tempi, ai bisogni del momento ed alle richieste del mercato del lavoro.

In altre parole il lavoratore fa formazione continua che lo rende capace di rispondere alle rinnovate esigenze del datore di lavoro.

Un esempio di Upskilling nell’ambito della security è svolgere un corso altamente specializzante che fa conoscere al lavoratore l’intelligenza artificiale in modo da utilizzarla per la sicurezza del proprio cliente.

Cosa significa Reskilling

Sebbene nella traduzione letterale il termine Reskilling abbia lo stesso significato dell’Upskilling (riqualificazione), nella pratica italiana, la parola ha un’accezione diversa in quanto questa forma di aggiornamento consente al lavoratore di apportare un cambiamento considerevole nelle proprie competenze professionali e di volgere lo sguardo ad un altro settore di formazione.

Ciò è necessario quando, all’interno di un’azienda, ci sono settori non più adeguati alle esigenze del momento. L’acquisizione di nuove competenze da parte del lavoratore favorisce la sua ricollocazione in maniera adeguata e ciò è una risorsa anche per l’azienda stessa.

Se, ad esempio, un lavoratore comprende che il settore delle investigazioni necessita di conoscenze specifiche sull’AI, formarsi nello specifico in quest’area diventerebbe un suo punto di forza, un modo per rendersi indispensabile per il proprio datore di lavoro.

Benefici dell’upskilling e del reskilling per il lavoratore

Migliorare le proprie competenze e conoscenze attraverso la formazione formale, informale o personale è sempre un bene per il lavoratore non solo perché si imparano nuove cose, ma anche perché tutto ciò che si conosce allarga la mente e rende più versatile ed adattabile il lavoratore.

Essere, oggi, capaci di muoversi in diverse direzioni e riuscire bene, per esempio, sia nelle investigazioni sia nella gestione del rischio, consente al lavoratore di restare sempre a disposizione e di non rischiare il proprio posto di lavoro.

L’upskilling ed il reskilling, inoltre, possono consentire di fare carriera, di crescere professionalmente in maniera più rapida.

Perché upskilling e reskilling sono importanti in azienda?

Dal punto di vista del datore di lavoro l’upskilling e il reskilling sono importanti perché favoriscono il buon funzionamento dell’azienda; avere professionisti che si aggiornano continuamente rendono disponibili al datore di lavoro idee sempre nuove.

Altri aspetti positivi sono riconducibili ai seguenti punti:

  • La possibilità dell’azienda di adattarsi di fronte alle velocissime innovazioni del mercato;
    • Far sviluppare ai dipendenti nuove competenze;
    • Fare in modo che l’azienda resti sempre competitiva;
    • Aumentare la motivazione e l’interesse dei lavoratori;
    • Il reskilling in particolare ha il vantaggio di far emergere capacità non conosciute utili per il potenziamento dell’azienda.

Come fare upskilling e reskilling in modo efficace

L’efficacia dell’upskilling e del reskilling sono relative alla capacità dell’azienda di rispondere ai propri stessi bisogni.

Per esempio nel campo dell’intelligence e delle investigazioni sono fondamentali le innovazioni tecnologiche perché questi settori sono sottoposti a cambiamenti rapidi; e non potrebbe essere altrimenti viste le nuove minacce che si affacciano nel campo della sicurezza.

Corsi altamente professionali nel campo delle tecnologie digitali e dell’analisi dei dati così come l’uso di specifici software per identificare anomalie o analizzare specifiche situazioni può essere fondamentale.

Quali sono le skills più importanti da sviluppare al giorno d’oggi?

Le skills da sviluppare al giorno d’oggi, dunque, hanno a che fare con il campo informatico: l’uso di machine learning e dell’intelligenza artificiale sono sempre più richieste perché semplificano di molto il lavoro riconoscendo situazioni anomale e riuscendo a prevedere l’evoluzione degli eventi non comprensibili ad un occhio inesperto.

Risulta fondamentale, quindi, cercare e trovare enti che formino in maniera specifica su queste modalità innovative nel digitale così da essere sempre all’avanguardia nella gestione di ogni tipo di problematica.