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FACS (Facial Action Coding System): cos’è, a cosa serve e in quali campi si applica

Categoria: Analisi Emotivo Comportamentale
Facial Action Coding System: cos’è, a cosa serve e in quali campi si applica

Il Facial Action Coding System (FACS) è un sistema di codifica della mimica facciale ampiamente utilizzato per la ricerca e l’applicazione pratica.

Ma cosa significa? A cosa serve e perché è così importante? Scopriamolo insieme

Cos’è il FACS

Il Facial Action Coding System (FACS) è un sistema che ha rivoluzionato il modo in cui capiamo e interpretiamo le espressioni facciali.

La sua storia risale al 1978, quando fu ideato e pubblicato da due ricercatori di psicologia, Paul Ekman e Wallace V. Friesen.

Tuttavia, le origini del FACS risalgono a un sistema sviluppato da un anatomista svedese di nome Carl-Herman Hjortsjö. Paul Ekman e Wallace V. Friesen hanno poi adottato e sviluppato questo sistema, creando quello che è ora conosciuto come FACS.

Il FACS è stato il primo “atlante” del volto umano che forniva una descrizione sistematica dei movimenti facciali in termini anatomici. Ha permesso di scomporre le espressioni facciali in singole unità di movimento, note come “Action Units” (AU).

Questo approccio ha permesso una misurazione precisa e una descrizione dettagliata delle espressioni facciali.

Il FACS è fondamentalmente un “linguaggio” utilizzato per descrivere tutte le possibili espressioni facciali conosciute dall’uomo.

I componenti del FACS

  • Action Units (AU): sono le unità base del FACS, corrispondenti ai movimenti individuali dei muscoli facciali. Esistono circa 46 AU diverse, ognuna delle quali rappresenta un movimento specifico, come il sollevamento del sopracciglio o il sorriso.
  • Combinazioni di AU: le diverse combinazioni di AU permettono di descrivere una vasta gamma di espressioni facciali.
  • Intensità delle AU: ogni AU può essere espressa con differenti gradi di intensità, permettendo così di descrivere espressioni più o meno intense.

L’intensità delle espressioni facciali viene misurata mediante una scala di valutazione di tipo Likert, che contraddistingue le AU sulla base del loro grado di intensità.

Questa scala va da A a E, dove A rappresenta l’intensità minima e E rappresenta l’intensità massima.

Nello specifico:

  • A: tracce deboli dell’azione (Trace)
  • B: evidenza leggera dell’azione (Slight)
  • C: segni marcati o pronunciati del movimento (Marked o Pronunced)
  • D: segni intensi o estremi dell’azione (Severe o Extreme)
  • E: intensità massima del movimento.

A cosa serve il FACS

Il Facial Action Coding System (FACS) serve principalmente per tassonomizzare i movimenti del viso umano in base alla loro comparsa sul volto.

È un sistema che suddivide le espressioni facciali in singole componenti di movimento muscolare, chiamate Action Units (AU). Questo permette una descrizione accurata e dettagliata delle espressioni facciali, facilitando la loro analisi e interpretazione.

Questo metodo è ampiamente utilizzato per identificare e misurare le emozioni attraverso le espressioni facciali.

Può aiutare a rilevare le microespressioni, che sono brevi, involontarie espressioni che rivelano emozioni autentiche, anche quando un individuo potrebbe cercare di nasconderle.

Campi di applicazione del FACS

La tecnica del Facial Action Coding System (FACS) ha trovato applicazione in una varietà di contesti, grazie alla sua capacità di analizzare e quantificare le espressioni facciali, un elemento fondamentale della comunicazione non verbale.

  • Selezione del personale: nella selezione del personale, il FACS può essere utilizzato per analizzare le espressioni facciali dei candidati durante i colloqui di lavoro. Questo può fornire agli intervistatori ulteriori informazioni sui sentimenti e le reazioni dei candidati, contribuendo a una valutazione più completa e accurata.
  • Negoziazione: nel contesto della negoziazione, il FACS può aiutare a comprendere meglio le emozioni e le intenzioni degli interlocutori. Le espressioni facciali possono infatti fornire preziose informazioni non verbali che possono essere utilizzate per migliorare le strategie di negoziazione.
  • Contesti giuridici e investigativi: nel campo giuridico e investigativo, specialmente nel contesto degli interrogatori o delle deposizioni, il FACS può essere utilizzato per analizzare le espressioni facciali dei testimoni, degli imputati o delle vittime. Questo può fornire informazioni utili per comprendere meglio la veridicità delle dichiarazioni o per identificare possibili segnali di stress o inganno durante gli interrogatori.
  • Relazione medico-paziente: nel contesto della relazione medico-paziente, il FACS può essere utilizzato per capire meglio le emozioni e le reazioni del paziente. Questo può aiutare il medico a stabilire una comunicazione più efficace e a capire meglio le esigenze e le preoccupazioni del paziente.

Oltre a questi ambiti, il FACS può trovare applicazione anche in altri settori:

  • Ricerca scientifica: il FACS viene spesso utilizzato in studi di psicologia e neuropsicologia per analizzare e quantificare le espressioni facciali.
  • Intelligenza artificiale: nell’ambito dell’intelligenza artificiale, il FACS viene utilizzato per migliorare la capacità delle macchine di riconoscere e replicare le espressioni facciali umane.
  • Marketing e pubblicità: il FACS viene utilizzato per analizzare le reazioni dei consumatori a prodotti e pubblicità, fornendo preziose informazioni che possono essere utilizzate per migliorare le strategie di marketing.
  • Industria dell’animazione e dei videogiochi: i creatori di animazioni e videogiochi utilizzano il FACS per creare personaggi che mostrano espressioni facciali realistiche.

Come funziona il FACS

Il FACS funziona osservando e registrando i movimenti dei muscoli facciali. Questi movimenti, o Action Units (AU), vengono poi combinati per creare un codice che descrive una specifica espressione facciale.

Di seguito il processo di codifica con il FACS:

  • Osservazione: il primo passo è l’osservazione dei movimenti dei muscoli facciali.
  • Registrazione delle AU: ogni movimento viene registrato come una AU.
  • Combinazione delle AU: le diverse AU vengono poi combinate per formare un codice che rappresenta una specifica espressione facciale.
  • Classificazione delle espressioni: il codice risultante viene utilizzato per classificare l’espressione facciale.