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Collaboratore Incarichi Investigativi Elementari (C.I.I.E.): chi è e cosa fa

Categoria: Investigazioni
Collaboratore Incarichi Investigativi Elementari

Le agenzie investigative sono strutture che, servendosi delle competenze e dei servizi di professionisti del settore, sono in grado di entrare in possesso di informazioni richieste (per i più svariati scopi) dai committenti.

Le figure professionali in un’organizzazione del genere sono le seguenti:

• titolare dell’agenzia (che detiene la licenza per poter esercitare le sue mansioni);
• collaboratori;
• addetti ai servizi di controllo;
• collaboratori per incarichi investigativi elementari (CIIE), conosciuti anche come collaboratori saltuari esterni.

Chi è il CIIE (Collaboratore Incarichi Investigativi Elementari)?

Il CIIE è un professionista che lavora sotto la responsabilità del titolare della licenza e che è chiamato a seguire le sue direttive.

Prima di essere assunto, questo tecnico deve comunicare le sue generalità alla Prefettura competente per la zona di riferimento, per dimostrare i propri requisiti morali richiesti dal regolamento (consistenti nell’assenza di condanne penali, certificato di buona condotta e altro).

Per svolgere una simile professione non vengono richiesti specifici requisiti formativi, soprattutto in quanto le attività delegabili sono molto circoscritte e condizionate da notevoli limiti operativi sotto il profilo legale e penalistico.

Quali sono le mansioni del CIIE?

Le mansioni di un collaboratore per incarichi investigativi elementari sono le seguenti:

  • pedinamento, che può essere svolto anche per mezzo di strumenti elettronici consentiti (come ad esempio il GPS);
  • appostamento, soltanto qualora non si sconfini nel reato di molestia oppure di disturbo a persone e cose (articolo 660 del codice penale);
  • riprese fotografiche e audio-visive, a patto che non interferiscano in maniera illecita con la vita privata (articolo 615 bis del codice penale);
  • sopralluogo, senza mai sconfinare nel reato di violazione di domicilio privato (articolo 614 del codice penale);
  • raccolta di informazioni bancarie, osservando sempre i limiti imposti dalla riservatezza dei dati sensibili;
  • interviste, anche telefoniche sempre precedute dal riconoscimento dell’investigatore che deve farsi identificare con chiarezza (articolo 494 del codice penale);
  • raccolta di informazioni generiche, purché rispettose del diritto di privacy.

Sostanzialmente il CIIE deve sempre e comunque avere ben presenti i limiti imposti dalle vigenti normative in materia di privacy, deve rispettare il segreto professionale e informare (su specifica richiesta) le autorità di Pubblica Sicurezza.

Dal punto di vista lavorativo, questo professionista è inquadrabile come subordinato oppure para-subordinato, a seconda degli accordi stabiliti col proprio principale.

Vantaggi e svantaggi del suo ruolo

Pur essendo un dipendente qualificato, il CIIE è tenuto a rispettare attentamente le direttive del titolare della licenza investigativa, e tali limitazioni possono essere considerate uno svantaggio in quanto limitano di fatto l’iniziativa personale.

Tuttavia d’altra parte l’investigatore si sente tutelato nel caso in cui non fosse sicuro della legalità delle sue mansioni.

In questo campo, infatti, non sempre è facile stabilire i confini tra lecito e illecito e soltanto un’attenta regolamentazione preventiva può consentire di operare con tranquillità.

Un CIIE, comunque, svolge un lavoro estremamente interessante, creativo e ricco di stimoli per esprimere le proprie competenze, dato che qualsiasi caso risolto positivamente si traduce non soltanto in soddisfazioni personali, ma anche in gratificazioni economiche.

Il principale vantaggio di un lavoro del genere è senza dubbio la possibilità di esprimere potenzialità personali, intellettive, comunicative, psicologiche e relazionali come poche altre professioni.

Anche dal punto di vista remunerativo infine un investigatore può realizzare introiti interessanti.

Requisiti e competenze di un CIIE

Per svolgere al meglio la sua professione il CIIE deve essere dotato di grande spirito di osservazione, capacità di fare collegamenti logici, ottima memoria (soprattutto visiva) e capacità cognitive ed elaborative non comuni.

Un pre-requisito fondamentale riguarda ovviamente la sua onestà, la correttezza nei rapporti inter-personali, in associazione a una notevole disponibilità all’ascolto.

Dal punto di vista formativo, egli deve possedere conoscenze legali, giuridiche, economiche e fiscali, dato che i campi applicativi delle sue consulenze sono molto ampi.

Cosa può fare il CIIE per crescere professionalmente?

Per crescere professionalmente, un collaboratore investigativo deve osservare i seguenti step:

  • relazionarsi positivamente con il proprio datore di lavoro;
  • non oltrepassare mai i limiti imposti dalla professione;
  • essere animato da un notevole spirito di giustizia e legalità;
  • confrontarsi periodicamente con altri colleghi;
  • rivolgere la propria attenzione anche sugli aspetti psico-emotivi dei clienti;
  • sviluppare una considerevole flessibilità operativa;
  • formarsi costantemente.

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