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Analisi del rischio in azienda: cos’è, tipologie e vantaggi

Categoria: Gestione Rischio e Terrorismo
Analisi del rischio in azienda

In qualsiasi azienda, l’analisi del rischio è un processo fondamentale che è stato introdotto da alcuni anni dalle principali organizzazioni mondiali e che consente di gestire correttamente tutte le fasi produttive.

Si tratta di una specifica metodologia in grado di individuare i pericoli correlati alle varie attività, derivanti da fatti accidentali o da conseguenze dannose per persone, cose e ambiente.

Il rischio è un evento intrinseco a qualsiasi impresa in quanto dipende da cause disparate (interne ed esterne) e, proprio per questo motivo, deve venire individuato tempestivamente per controllarlo, gestirlo e impedire che possa provocare danni.

Convenzionalmente il rischio deriva da:

  • fonti: elementi che possono generarlo
  • eventi: circostanze che lo producono
  • conseguenze: esiti dell’evento.

Soltanto un’adeguata e completa conoscenza di tali variabili può consentire di individuare l’iter procedurale più consono per risolvere le problematiche.

Cos’è l’analisi del rischio

L’analisi del rischio è un insieme di tecniche capaci di identificare, valutare e quantificare il rischio con un ampio margine di precisione e di anticipo, in modo tale da permetterne una successiva gestione.

Negli ultimi anni la consapevolezza di questi problemi è aumentata parecchio anche grazie a un maggiore coinvolgimento delle normative ad essi collegate, spesso formulate proprio per una simile finalità.

Con l’aumento delle capacità elaborative dei “big data”, dell’intelligenza artificiale e di altri strumenti molto evoluti, l’analisi del rischio aziendale ha potuto configurarsi in maniera più specifica e analitica.

Una gestione del genere contribuisce a creare delle linee guida ideali per misurare eventuali criticità fin dalle primissime fasi, quando cioè le conseguenze non si sono ancora verificate.

La risk analysis (una fase del Risk Management) è un approccio unificato che offre a tutti l’opportunità di prevedere un eventuale pericolo e di affrontarlo nel modo più efficace e conveniente per un processo decisionale strategico finale.

Principali tipologie di rischi in azienda

La parola “rischio” è solitamente collegata a un concetto negativo e quasi spaventoso, mentre invece potrebbe fornire indicazioni utili per gestire al meglio qualsiasi azienda che, quasi ogni giorno, incontra criticità strategiche di ogni genere.

Le principali tipologie di rischio aziendale sono le seguenti:

  • Rischio economico: riguardante il rapporto tra entrate ed uscite dell’impresa, che deve mantenersi sempre positivo (con ricavi superiori alle spese) per garantire una gestione produttiva e vantaggiosa all’azienda.
  • Rischio di conformità: collegato alla gestione dei regolamenti, alla loro attuazione e al monitoraggio di eventuali “punti di rottura” che solitamente insorgono quando il rischio ha superato la soglia minima di tolleranza.
  • Rischio di frode: che si riferisce a qualsiasi evento criminoso riguardante la gestione aziendale e che può derivare da persone fisiche, da minacce informatiche oppure dall’insieme dei due. È ormai risaputo che le frodi realizzate dagli hacker possono causare conseguenze disastrose e pertanto la loro conoscenza, oltre alla sicurezza informatica, risulta un aspetto di estrema rilevanza per la buona salute dell’impresa stessa.
  • Rischio finanziario: collegato ai prestiti che le banche e gli istituti di credito mettono a disposizione di clienti che possono in seguito risultare inaffidabili. Un rischio del genere può interessare le grandi aziende, ma soprattutto le piccole e medie imprese che sono quelle più vulnerabili e meno coperte.
  • Rischio reputazionale: provocato dalla perdita di affidabilità di un’impresa che di conseguenza subisce contraccolpi enormi a livello economico e gestionale in quanto viene praticamente emarginata da qualsiasi business aziendale. Le cause del rischio reputazionale sono diversissime tra loro e quindi richiedono un’analisi ad ampio raggio estremamente mirata.
  • Rischio operativo: collegato alla gestione interna dell’azienda che, per qualsiasi motivo, non è più in grado di sopperire alle richieste dei consumatori e dunque non riesce a garantire le entrate necessarie per la sua attività. Spesso derivante da incapacità del personale, questo rischio richiede un monitoraggio molto attento per consentire interventi il più possibile tempestivi e mirati.
  • Rischio competitivo: prodotto dalla concorrenza che risulta essere una variabile pericolosa e sempre in agguato, il cui intento è di offrire ai consumatori (di prodotti o servizi) alternative valide e allettanti o comunque tali da dirottare il target verso i propri canali.
    Ogni azienda dovrebbe analizzare costantemente il comportamento dei competitor per adeguarvi le proprie strategie operative.

Come analizzare il rischio in azienda?

Per analizzare i rischi in azienda è possibile seguire le seguenti fasi:

  • individuare e identificare i pericoli
  • valutare la loro entità
  • individuare adeguate misure di protezione
  • attuare una corretta prevenzione
  • monitorare la gestione nel lungo periodo.

Bisogna inoltre prendere in esame alcune variabili, come:

  • fattore umano (personale operativo di qualsiasi livello)
  • attrezzature (macchinari e dispositivi di controllo)
  • ambiente (interno ed esterno)
  • prodotti (di ogni tipologia)
  • organizzazione logistica.

Dato che il rischio può concretizzarsi in un qualunque punto dell’organizzazione aziendale è indispensabile che il suo monitoraggio sia adeguatamente gestito da personale competente, qualificato ed esperto.

Benefici dell’analisi del rischio per le aziende

L’analisi del rischio è attualmente uno dei presupposti fondamentali per una corretta gestione aziendale non soltanto per una tempestiva risoluzione delle criticità, ma anche per un’efficace prevenzione.