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Gestione dello stress sul lavoro: come migliorarla e perché è importante

Categoria: Analisi Emotivo Comportamentale
Gestione dello stress sul lavoro

Quello dello stress sul lavoro è un argomento di grande interesse per le persone in grado di produrre reddito. Dai titolari d’azienda ai dipendenti, per arrivare ai liberi professionisti, ognuno di noi può sentire il peso delle responsabilità e della tensione emotiva, specialmente nei periodi più impegnativi.

Saper gestire la fatica all’interno di un contesto lavorativo, infatti, ti permette non solo di aumentare l’efficienza, ma anche di affrontare con maggiore lucidità tutte le questioni più spinose. Il tutto preservando il tuo equilibrio psico-fisico, i rapporti con i colleghi e quelli con i superiori (o i tuoi sottoposti).

Nelle prossime righe scoprirai cosa si intende per stress da lavoro, come affrontarlo al meglio, i motivi per cui devi intervenire alla comparsa dei primi segnali e i modi per evitare che degeneri in sindrome da burnout.

Gestione dello stress in azienda: cos’è questa soft skill

Tenere a bada le tensioni non è un’abilità innata, ma va esercitata nel tempo. Rientra a pieno titolo nelle competenze trasversali di un lavoratore, vale a dire le attitudini indispensabili per addentrarti in qualsiasi professione.

Per capire fino in fondo l’importanza di saper padroneggiare lo stress, ti basti sapere che i nuovi modelli di CV contengono uno spazio riservato alle soft skills.

Ma vediamo, in termini pratici, in cosa consiste:

  • saper riconoscere i primi segnali di malessere associati al tuo mestiere
  • identificarne le cause
  • utilizzare tutti i mezzi e le strategie per arginarne gli effetti.

È fondamentale intervenire per tempo, per salvaguardare la tua salute psico-fisica e non sviluppare avversione nei confronti dell’ambiente di lavoro.

Tecniche per migliorare la gestione dello stress lavorativo

Tenere sotto controllo le tensioni in ufficio è possibile, grazie a una buona organizzazione del tempo e all’applicazione di alcune “norme di sopravvivenza”. Ti consigliamo di metterle in pratica fin da subito:

  • appuntare tutti gli impegni in agenda, possibilmente stabilendo un orario e una durata massima per ciascuno;
  • dare la priorità solo a ciò che puoi tenere totalmente sotto controllo
  • non trascurare gli affetti e la vita privata;
  • evitare la fretta e il portarti il lavoro a casa;
  • limitare gli straordinari;
  • imparare a rallentare e, all’occorrenza, a fermarsi;
  • far valere i tuoi diritti;
  • non andare oltre gli orari previsti dal contratto, comunque mai più di 8 ore al giorno;
  • fare attenzione ai segnali inviati dal corpo;
  • mangiare in modo sano, senza saltare i pasti;
  • praticare una moderata attività fisica;
  • assicurarti un adeguato riposo notturno.

Attenzione, inoltre, ai rapporti con superiori e colleghi: offrire il tuo aiuto va bene, ma non farti assorbire dalle loro richieste. Impara a comunicare in modo efficace per far rispettare i tuoi spazi.

Se non ti senti ancora forte in questo aspetto della tua personalità, potresti valutare di iscriverti ad un corso sull’assertività.

Perché la gestione dello stress è così importante in ambito lavorativo?

Sviluppare quest’attitudine è fondamentale, se vuoi sopravvivere nel tuo ambiente di lavoro. I periodi in cui le richieste arrivano al limite dell’ingestibilità sono molto frequenti in ambito professionale, pertanto vale la pena imparare al più presto come uscirne indenni.

Altro punto di forza della life skill in oggetto è il rafforzamento del benessere psico-fisico e delle capacità di relazionarsi, all’interno come al di fuori del contesto aziendale. Da non trascurare, infine, il miglioramento della gestione dell’ansia e dell’abilità di non trasmetterla alle persone affettivamente più vicine, figli e coniuge in primis.

Attenzione allo stress da lavoro correlato!

Quando non è adeguatamente gestita, la tensione cumulata in azienda può tradursi in svariati malesseri e in un peggioramento dei rapporti con i familiari, con gravi ripercussioni sulla vita privata.

Ecco un elenco dei disturbi psico-fisici che potrebbero colpirti se non impari a tenere la situazione sotto controllo:

  • depressione, nevrosi e psicosi
  • ansia e attacchi di panico
  • diminuzione della resa professionale
  • assenteismo
  • disinteresse, insofferenza e perdita di fiducia
  • rapporti tesi con colleghi, superiori e dipendenti
  • disturbi del sonno
  • sfoghi cutanei
  • disfunzioni gastro-intestinali
  • tachicardia
  • alimentazione sregolata
  • abuso di alcoolfumo e droghe
  • isolamento.

Riprendersi dopo un periodo di stress sul lavoro è veramente difficile, pertanto è importante non arrivare al limite del burnout (tensioni ormai cronicizzate).

A tale scopo, puoi seguire dei corsi ad hoc per migliorare le tue capacità organizzative, oltre ad apprendere tutti gli accorgimenti per ridurre al minimo i livelli di ansia e affaticamento.