Skip to main content

Terrorismo online: cos’è, esempi famosi e come contrastarlo

Categoria: Gestione Rischio e Terrorismo
Terrorismo online

Si sente sempre più parlare di terrorismo online, ma in cosa consiste esattamente? Internet consente di raggiungere un vastissimo bacino di utenti e per questo si rivela anche uno strumento per portare avanti diverse attività criminali.

Gli ultimi fatti di cronaca hanno messo in luce come i terroristi che operano sul web siano molto abili nello sfruttamento della rete, oltre che nel reclutamento di sostenitori, allo scopo di agevolare e diffondere l’attività terroristica.

Se ti interessa diventare un professionista della gestione di casi sensibili, scopri il corso Prevenzione e gestione del rischio di natura terroristica.

Terrorismo online: aspetti generali

Noto anche come cyber terrorismo, il complesso delle attività criminali poste in essere grazie all’uso della rete Internet hanno come finalità la diffusione della paura e quindi la destabilizzazione della sicurezza. Le ragioni alla base del terrorismo online possono essere diverse, ma in genere sono legate alla sfera polita, religiosa o ideologica.

La nascita effettiva del terrorismo online è datata nel mese di giugno del 2014, ovvero quando venne proclamato l’ISIS. L’Islamic State è infatti riuscito ad aggregare diverse fazioni appartenenti dal radicalismo islamico per perseguire un regime totalitario e dichiarare guerra agli oppositori.

Tutti i gruppi facenti parte dell’ISIS sono perfettamente consapevoli che per portare avanti il loro progetto, cioè il reclutamento dei militari e la diffusione del programma, devono mantenere una presenza attiva all’interno dello spazio cibernetico. Questo spiega come mai Internet abbia assunto un ruolo determinante nelle strategie terroristiche.

In linea generale è bene sapere che il terrorismo online si fonda su due azioni principali, ovvero la propaganda e l’attività diretta. Nel primo caso si mira a divulgare un determinato pensiero allo scopo di conquistare il pubblico e per questo viene usato il web che consente di raggiungere tantissime persone in tutto il mondo.

Le attività dirette, invece, consistono nello sfruttare il cyberspazio come strumento per colpire e dare una chiara dimostrazione di forza. A questo proposito basti pensare agli attacchi dimostrativi, come le azioni di pirateria volte ad attaccare i siti web istituzionali o le sofisticate intrusioni nei sistemi informatici.

Esempi famosi di terrorismo online

I terroristi online hanno saputo utilizzare e sfruttare in maniera impropria non soltanto le grandi piattaforme di social media, ma anche i fornitori che offrono servizi di hosting.

Rappresentano chiari esempi di cyber terrorismo tutti gli attacchi che hanno portato alla morte di persone innocenti, oltre che incidenti aerei, esplosioni, contaminazioni delle acque o danni economici di grossa entità. Possono essere considerati esempi di terrorismo online anche quelle condotte che puntano alle infrastrutture con impatti più o meno importanti.

Gli attacchi terroristici andati a segno o sventati che hanno interessato l’Europa sono stati prevalentemente ricondotti al gruppo jihadista. Il fenomeno interessa principalmente luoghi pubblici, agenti di polizia o militari. Non sono mancati poi casi di attivismo telematico nel Regno Unito durante le elezioni di Glasgow East.

Anche il portale web degli Emirati Arabi Uniti, “Khaleej Times”, è stato assaltato da un defacer, ovvero da un terrorista capace di modificare in modo illecito la home page di un sito web. Meritano anche una segnalazione gli eventi legati al periodo “rosso”, cioè quelli relativi alla cyber-war cinese contro imprese italiane e il Pentagono statunitense.

Per circa 18 mesi hacker di origine europea e asiatica hanno attaccato in modo indisturbato migliaia di computer sparsi in Egitto, USA e Russia. Le pratiche basate sullo spyware “ZEUS” sono state coordinate in un grande botnet e note come “Kneber”.

Altri esempi noti di terrorismo online sono l’attacco da parte di hacker iraniani al motore di ricerca cinese Baidu, le profonde violazioni ai sistemi informatici di Google e delle altre importanti società americane.

Come contrastare il terrorismo online

Negli ultimi anni le maggiori piattaforme online hanno messo in atto tutta una serie di misure per contrastare il terrorismo online, ma non solo. Sono state avviate diverse politiche europee per limitare in modo significativo gli attacchi di terrorismo sul web e più in generale tutti i rischi di terrorismo.

Nel 2015 è stato inoltre istituito il Forum Internet dell’Unione Europea allo scopo di agevolare la cooperazione fra gli Stati e i fornitori di hosting in modo da sventare sul nascere e ridurre i danni ai sistemi informatici.

Bisogna comunque considerare che il cyber terrorismo è in continua trasformazione e per questo impiega nuove strategie per incutere paura e sfiducia nel popolo. Nonostante le precauzioni intraprese a livello internazionale, il fenomeno non è stato ancora arrestato del tutto.

La lotta al terrorismo informatico e via web impone alcune riflessioni. Più in particolare serve mantenere un certo equilibrio fra le ragioni legate alla sicurezza e quelle che interessano le libertà fondamentali dei singoli individui, così come sancite dall’ordinamento democratico.