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SGSL (sistema di gestione della sicurezza sul lavoro): cos’è e a cosa serve

Categoria: Gestione Rischio e Terrorismo
sistema di gestione della sicurezza sul lavoro

Oggi si sente molto parlare di SGSL, acronimo che identifica il sistema di gestione della sicurezza sul lavoro, grazie al quale si possono raggiungere importanti traguardi per ogni azienda.

L’adozione di un SGSL non è un vero e proprio obbligo dettato dalla legge, ma si rivela comunque necessario per ottenere tutta una serie di benefici, fra cui la riduzione delle spese per la sicurezza.

Cos’è e a cosa serve un SGSL

Un SGSL nasce per conseguire degli obiettivi in termini di sicurezza e salute, determinanti per ogni impresa che lavora basandosi su un programma che mette a confronto i costi con i benefici.

Chi sceglie di adottare un SGSL potrà quindi contare su una progressiva riduzione dei costi che sono strettamente legati alla sicurezza, quindi tutte quelle spese che derivano dagli infortuni e dalle malattie correlate allo svolgimento dell’attività lavorativa.

Bisogna comunque considerare che un sistema di gestione della sicurezza sul lavoro permette anche di migliorare in modo significativo il livello della sicurezza e la salute dei dipendenti, i quali tenderanno a migliorare le prestazioni e a lavorare in modo più organizzato.

Naturalmente non esiste un SGSL che vada bene in maniera indistinta per ogni realtà imprenditoriale, perché l’adozione del sistema di gestione deve essere sempre modulata in base alle specifiche esigenze del caso.

Bisogna comunque far presente che la prevenzione rappresenta la prima mossa da compiere per eliminare a monte il rischio degli infortuni. Ecco spiegato come mai gli SGSL sono riconosciuti pacificamente come validi strumenti di organizzazione e prevenzione.

Del resto, stando ai dati statistici, le aziende che hanno scelto di implementare un SGSL, rispetto a quelle che ne sono del tutto prive, hanno registrato un miglioramento ad ampio raggio delle condizioni lavorative e un conseguente abbattimento dei costi della sicurezza.

SGSL: in quali fasi si articola

Ogni SGSL si articola in diverse fasi, la prima delle quali si risolver in un’attenta verifica della realtà aziendale, attraverso la quale si possono considerare i risultati che riguardano il controllo del rischio. Rilevano inoltre le norme applicabili, gli incidenti e le malattie professionali che si sono verificate in passato.

In seguito sarà possibile fissare gli obiettivi dello stesso SGSL, tenuto conto di quelle che sono le risorse e le necessità specifiche dell’azienda.

Alla base di un SGSL c’è la sequenza ciclica di “Deming” che include le seguenti fasi

  • Plan
  • Do
  • Check
  • Act.

Plan

Consiste nell’elaborazione di un piano specifico mediante il quale dare concreta attuazione al SGSL. Verranno quindi stabiliti gli obiettivi, le azioni necessarie, i compiti dei soggetti coinvolti e i metodi di verifica dei traguardi raggiunti.

Do

In questa fase vengono attuate le azioni prefissate e prevede eventuali piani di bonifica o di adeguamento, oltre che la formazione, l’addestramento e l’adozione del piano di emergenza.

Check

Identifica il controllo degli obiettivi raggiunti. Quando il risultato è negativo si procederà all’attuazione dei necessari interventi correttivi. Il monitoraggio non viene effettuato solo all’interno dell’azienda, ma anche dall’esterno, da verificatori imparziali e che vantano competenze specialistiche.

Act

Questa è la fase del riesame che serve a valutare l’efficacia del sistema, quindi la sua idoneità nel perseguire la salute e la sicurezza dell’impresa. Viene svolta ogni anno e solitamente in concomitanza con la redazione del bilancio.

Al termine di questo step sarà importante fissare nuovi obiettivi ed eventualmente apportare le necessarie correzioni. La finalità è sempre quella del miglioramento costante e continuo.

Chi certifica il sistema di gestione della sicurezza sul lavoro

In tema di SGLS molti non sanno che esiste anche la facoltà di affidare a un soggetto esterno, chiamato organismo di certificazione, la verifica della conformità dello stesso sistema.

Più nello specifico, quando l’esito sarà positivo, vuol dire che il sistema di gestione della sicurezza del lavoro è stato implementato in maniera corretta, ma non solo. Significa inoltre che è in grado di raggiungere gli specifici obiettivi fissati, in quanto perfettamente in linea con lo standard di gestione che è stato stabilito.

Occorre poi precisare che i singoli enti preposti a rilasciare le certificazioni possono essere o meno accreditati da un ente nazionale, appositamente deputato per questo scopo.

Richiedere la certificazione periodica offre indubbiamente tutta una serie di vantaggi pratici. Le singole aziende, infatti, possono contare su una maggiore efficacia del sistema di prevenzione degli incidenti ogni volta adottato. Inoltre, sarà di certo più semplice individuare quando procedere con interventi correttivi ed eliminare al contempo tutte quelle azioni non necessarie e costose.

Insomma, oggi la certificazione rilasciata da un soggetto esterno si rivela uno strumento aggiuntivo grazie al quale le aziende possono concretamente dimostrare l’impegno volto a contrastare gli infortuni e le malattie legate allo svolgimento dell’attività lavorativa.

Bisogna comunque ricordare, infine, che la certificazione, anche se volontaria, si basa su una sola norma di riferimento, ossia la OHSAS 18001 (che sta per “Occupational Health and Safety Assessment Series”), per cui non sono valide altre forme di accreditamento.